Vai al contenuto

Aboliamo la TV e la scuola dell’obbligo

La storia passata, da quando esiste la storia, mostra che l’uomo costruisce comunità dotate di strumenti di regolazione interna e di scambio con l’esterno. Tali comunità crescono grazie alla presenza e al governo di un’élite illuminata che porta benessere per ogni individuo, e, nel corso dei secoli, si “suicidano” per eccesso di benessere e di individualismo (cfr. Jared Diamond, Armi, Acciaio e Malattie e Arnold Toynbee, A Study of History).

La recente globalizzazione ha aumentato enormemente la complessità del sistema “mondo”, rendendo sempre meno controllabile e prevedibile l’evoluzione di una singola parte dello stesso.

L’impresa, come parte di questo mondo è uno dei vari organismi che partecipano alla complessità, e che vive grazie alla sua capacità di trasformare materie prime, energia, lavoro e capitali in beni e servizi che migliorano le condizioni del singolo. Gli elementi di partenza e i risultati finali vanno garantiti, preservati e migliorati, e allo scopo sono rilevanti gli elementi “gridati” nel titolo di questo convegno: coesione sociale per l’individuo, miglioramento dei processi e delle infrastrutture mediante tecnologie avanzate, servitizzazione.

Ma tutto ciò non serve se non è finalizzato: quale società vogliamo costruire? Una basata sulla competizione (ove la singola sottocomunità combatte le altre) o una basata sulla cooperazione )ove si considera come “comunità” l’intera Umanità)? E quale delle due strade sarà più utile? Citando Toynbee: “L’Uomo ucciderà la Madre Terra, o la riscatterà?”

Uno sguardo ai cambiamenti della classe dirigente degli ultimi settant’anni rende molto pessimisti, ed è impossibile vedere segnali di ottimismo in una classe politica sempre meno preparata e in una scuola sempre meno “preparante”. Forse aveva ragione Pasolini quando tuonava, nel 1973” “Aboliamo la tv e la scuola dell’obbligo!

Marco Maiocchi, Socio e Fondatore di OPDIPO

Eppure c’è una parte sana dell’Umanità, quella dell’imprenditore illuminato, ovvero dell’azienda illuminata. E di questa ci sono modelli e predicatori.

Brutta notizia per i partecipanti a questo convegno: non possiamo contare su una classe politica, non possiamo contare ancora sui giovani. Tocca a noi.